LUIGI TENCO, LUCIANO SALCE, DONATELLA TURRI ALLA PRIMA DEL FILM LA CUCCAGNA IL RAPPORTO
CON SALCE


(Nelle foto di questa pagina: Luigi Tenco, il regista Luciano Salce e Donatella Turri circondati dai fotografi durante la serata di gala per la "prima" del film "La Cuccagna". Le immagini sono state fornite da Emanuele Salce, figlio del regista, che ringraziamo sentitamente)

Correva l'anno 1962 e il regista Luciano Salce, che già aveva diretto due film di buon successo al botteghino ("Il federale" e "La voglia matta", entrambi con Ugo Tognazzi) stava cercando un attore che potesse sostenere il ruolo di un personaggio ribelle e contestatore, un anticipatore dell'anima del '68.
Luigi gli si presentò per un provino, che si tenne a Genova. Si dice che, per convincere il regista a sceglierlo, avesse trascorso in bianco la notte precedente al provino, aggiradosi a Genova per via Prè e dintorni. Si presentò così con la barba incolta, il volto scavato dal sonno, e Luciano Salce ne rimase talmente soddisfatto che lo scritturò subito.

Per la colonna sonora del film, Salce si avvalse della collaborazione di Ennio Morricone, il quale aveva già composto musiche per altri suoi film, ad iniziare da "Il federale".
Fu così che Luciano Salce scrisse le parole, musicate da Morricone, di due canzoni che Tenco incise, edite da Ricordi nel 1962: "Tra tanta gente" e "Quello che conta".

Una terza canzone del film, "La ballata dell'eroe", venne scritta da un cantautore genovese ancora sconosciuto, tale Fabrizio De Andrè: ci pensò Tenco a farla ascoltare a Salce, e si dice che Luigi dovette quasi litigare con lui per imporla, ma alla fine ebbe il permesso di cantarla in una memorabile scena del film.
LUIGI TENCO, DONATELLA TURRI, LUCIANO SALCE ALLA PRIMA DEL FILM LA CUCCAGNA Per la parte femminile venne scelta la giovanissima Donatella Turri. Tra le apparizioni minori, quella della "guest star" Ugo Tognazzi. Durante la lavorazione del film, diversi episodi curiosi: ad esempio Tenco, che aveva girato parecchie scene con i capelli lunghi, un giorno si presentò sul set con i capelli tagliati cortissimi. Donatella Turri ha raccontato ad Aldo Fegatelli Colonna che ogni mattina Luigi Tenco passava a prenderla presso la sua abitazione romana. Prima di uscire, i due facevano colazione discutendo di politica e, causa diversità di vedute, finendo sempre per litigare.

La lavorazione del film si protrasse per ben 6 settimane, nell'estate 1962. In ottobre, ci fu la serata della "prima" a Milano: un avvenimento mondano di cui si conservano parecchie fotografie, alcune delle quali sono disponibili in questa pagina.
Il film non ebbe successo come i precedenti di Salce. La critica fu piuttosto tiepida nei confronti dell'opera, che evidentemente non fu capita: Tullio Kezich, ad esempio, la definì molto al di sotto del film "La ragazza di Rosemary" che trattava con diverso piglio i drammi di un altro miracolo economico.
Per leggere la trama de "La cuccagna" e ascoltare vari clips in Real Audio, passate alla pagina dedicata al film.

I rapporti tra Salce e Tenco non si esaurirono con la lavorazione de "La cuccagna". I due divennero amici e rimasero in contatto anche negli anni seguenti. Questo il ricordo che Salce ha tramandato di quella amicizia:
Ricordo Luigi Tenco con molto affetto. Gli feci fare il protagonista di La cuccagna, nel '62.
Diventammo molto amici e ci vedemmo molto anche fuori del film. Tenco aveva una personalità notevole, e mi è molto dispiaciuto non solo che sia morto come è morto, ma anche che si sia pensato che si è ammazzato per una canzone andata male.
Aveva problemi esistenziali, era di una congenita inadattabilità alla vita, molto cosciente dei suoi meriti, del suo talento innovatore. Un pessimista, un introverso.
Al cinema teneva molto, è stato un suo grande dolore che dopo La cuccagna non sia scattata una sua fama. Lì per lì lo chiamarono per il provino di La ragazza di Bube, ed era sicuro di fare il film.
Soffrì molto quando gli preferirono Chakiris perché americano, per motivi commerciali. In La cuccagna io anticipavo un personaggio esploso poi nel '68, il personaggio del contestatore del '68.
Fatto da Tenco, giovane, disadattato, ribelle, anticipatore perfino fisicamente.

In questa intervista, Salce accenna al mancato futuro, nella carriera d'attore di Tenco. Dopo l'esperienza con "La cuccagna", Tenco avrebbe dovuto infatti interpretare il ruolo principale nel film "La ragazza di Bube", ma all'ultimo momento il regista Comencini affidò la parte a George Chakiris, diventato popolare con "West side story". Pare che Tenco ci rimase male, anche perchè aveva già iniziato a comporre alcuni brani per la colonna sonora.

Tuttavia, non è dello stesso parere l'amico Roy Grassi, che accompagnò Luigi ad effettuare il provino per "La ragazza di Bube". Secondo questa versione, Tenco era quasi pentito di aver preso l'impegno, e quando seppe di essere stato scartato provò un sospiro di sollievo. Ecco cosa ricorda Roy Grassi:
Ci fu anche un altro fatto decisivo nella nostra vita: il provino che Luigi sostenne, poco fuori Roma, per una sua eventuale partecipazione al film "La ragazza di Bube".
Fu in quella occasione che conobbi Claudia Cardinale, donna dal fascino eccezionale e travolgente, e vari personaggi del cast. Luigi, allora, non sembrò prendere in molta considerazione questo provino.
Nonostante ciò che poi fu scritto, io ero lì con lui quel pomeriggio, e come al solito dovetti portarlo di peso sul posto dove si dovevano girare le scene. Non ne voleva assolutamente sapere. Più volte mi aveva chiesto di telefonare per disdire tutto. Ci volle tutta la mia diplomazia per mettere le cose in maniera da convincerlo che, ormai, era troppo tardi per non andare.
Parcheggiai la Giulietta Sprint fuori dal parco della magnifica villa in cui avevano preparato gli scenari ed assistetti ai provini. Non so assolutamente perché poi le cose "non andarono"; so per certo che in quel momento tutti sembrarono soddisfatti della recitazione di Luigi.
Quel suo modo distaccato di dire le battute, quella sua maniera di guardare quasi dal basso all'alto (che io sapevo bene non essere una posa, ma un suo "malessere" interno), piacquero molto al regista. Lo sentii infatti parlare di ciò con l'operatore e con altre persone che erano intorno alla macchina da presa.
Rientrando verso Roma, mentre guidavo, lo dissi anche a Luigi. Ero tutto contento, se la cosa fosse andata in porto la sua notorietà sarebbe stata centuplicata, ma Luigi, forse, neppure mi ascoltava. Avemmo, poco tempo dopo, la notizia che non avrebbe partecipato al film: Luigi ne fu quasi sollevato.

Infine, nel 1965, Tenco apparve con un clip musicale nel film "Questo pazzo, pazzo mondo della canzone", regia di Bruno Corbucci e Giovanni Grimaldi, dove cantava "Io lo so già".

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